Odore di Bestia
Condannati all’estate più calda del secolo:
la temperatura ha raggiunto livelli da record.
In primavera mi hanno costretta a cambiare ufficio,
è stato uno shock.
Per il dispiacere mi è venuta persino l’Artrosi,
poi ho notato che sempre più
indossavo un Odore di Bestia.
Erano arrivate le Vampate, le Caldane, le Scalmane.
Ci mancava solo questa.
Sta per iniziare la Menopausa
e io sono ancora qui che lotto contro i colaticci.
Dapprima m’investe un’ondata di Nausea,
poi dal centro del corpo, dallo stomaco,
s’innalza una colonna di fuoco che mi avvolge
e mi colpisce come un pugno ben assestato.
Improvvisamente tutto m’infastidisce a morte,
non sopporto più niente e nessuno.
Mi viene da mandare a quel paese
chiunque mi stia parlando.
La pelle brucia, e bruciano i vestiti che indosso.
Mi svesto e sudo lo stesso.
Improvvisamente il corpo che possiedo non è più il mio.
Scomodamente, abito in un’altra persona
e non mi sento più a mio agio dentro me.
Vorrei uscire da me stessa e volare via.
Non riesco più a reggere il peso del corpo.
Quando finalmente finisce,
addosso rimane un odore di Bestia nella Stalla.
Io non ho mai sudato.
Io non ho mai puzzato.
Io non sapevo che cosa significa nausea.
Io non ho mai provato né troppo caldo né troppo freddo.
Io mi sono sempre trovata molto confortevole nel mio corpo.
Io non ho mai mandato vaffanculo la persona con cui sto parlando.
Veramente la Menopausa cambia le attitudini!
E i modi di sentire le cose!
È tutto diverso.
In ogni caso, tutto è peggio di prima.
Gli Esami non finiscono mai
Mi hanno dato il lasciapassare verso il Climaterio.
È un libretto verde che il Centro Menopausa rilascia
alle povere donne che non ce la fanno più.
Altra intervista.
Di nuovo: Menarca, Aborti, Figli, Rapporti, Mestruazioni, Malattie…
Devo fare qualche Esame:
Ecografia Pelvica per via Vaginale, Isteroscopia diagnostica,
Mammografia, Citologico Vaginale.
È proprio vero che gli esami non finiscono mai.
Poi la dottoressa deciderà
se posso fare la Terapia Ormonale Sostitutiva
o se invece è troppo rischiosa.
Io ho iniziato ad assumere Trifoglio Rosso
Isoflavoni da Soia Olio di Fegato di Merluzzo
Aringhe affumicate a colazione
Vitamine Calcio Ginseng Licopene
mezz’ora di cyclette tutti i giorni
salutari passeggiate sotto il sole cocente.
Ricordi
Sono passati… quanti anni?
Avevo 13 anni e quindi era l’estate del 1970.
Quel giorno di luglio volevo andare in piscina
e invece non ero potuta andarci.
Ho avuto le mie prime Mestruazioni, il cosiddetto Menarca.
Non capisco perché si debbano dare dei nomi tanto brutti alle cose delle donne.
Mestruazioni, Menarca, Isteroscopia, Isterectomia,
Amenorrea, Dismenorrea, Tube, Trombe…
nomi orribili, che fanno paura anche se non ne conosci il significato.
Mia madre mi aveva spiegato che sarebbe arrivato il giorno.
Io mi ero illusa che fosse un affare di parentela,
una disfunzione che colpiva solo le donne della mia famiglia.
Pensavo: la mamma crede che succeda a tutte le donne
non sa che è una malattia che colpisce solo noi.
Poi un’amica più grande mi aveva detto che era vero:
succedeva a tutte.
Ancora mi ostinavo a non credere.
Poi, ci ho creduto.
Avevo una grande confusione,
non riuscivo a tenere il calendario
e ogni volta ne venivo sorpresa.
A scuola, sul pullman, in campeggio.
Il corpo era una grande complicazione.
Per non parlare delle Tette, dei Peli, delle Voglie.
Per fortuna non ho conosciuto il dolore.
Alcune mie compagne di scuola vomitavano,
si contorcevano, svenivano, piangevano,
fino all’arrivo di qualcuno che le riportava a casa.
Il giorno dopo si comportavano
come se non fosse successo nulla.
Io trafficavo con le mie Mutande Igieniche
e le mie pezze sacrificali
e mi domandavo che senso avesse tutto questo.
L’Utero in Televisione
Ho dovuto fare un’Introspezione Serale.
Verso le nove di sera
il gentile Professore, Esimio Dottore,
il mio caro Grande Chirurgo,
mi ha costretta a guardarmi dentro.
Ha deciso su due piedi di farmi un’Isteroscopia.
Ma che sei matto? Avrei voluto dirgli.
All’Ospedale vogliono che vada accompagnata,
colazione leggera, cura antibiotica prima e dopo,
ecografia transvaginale, esame batteriologico,
certificato della Cresima e della Prima Comunione…
e tu vuoi ispezionarmi l’Utero così, alla chetichella?
Mah, io la faccio alla buona, mi dice, se fa male, smetto.
Mi fa vedere l’attrezzo che mi metterà dentro:
un tubo di ferro lungo mezzo metro.
Accidenti! Poi mi dice che devo guardare.
No, no, non guarderò.
Invece sì, mi schiaffa il televisore davanti alla faccia.
Inizia l’Introduzione.
Non ho avuto nemmeno il tempo di spaventarmi.
Caspita! Com’è tutto rosa e giallo lì dentro!
Eccolo! Ecco il fibroma che mi fa dannare!
Sta crescendo pochin pochetto, poco per volta,
vuole riempire tutta la cavità uterina, il bastardo!
Lo spazio che lascia tra sé e la parete dell’Utero è proprio poco,
il bastone di ferro per aggirarlo fa un po’ di fatica…
per andare su su fin dai polipi,
che schifosi stanno proprio in alto,
quasi in gola, all’imbocco delle tube…
una colonia di polipetti bastardi che mi rifiuto di guardare.
Un leggero dolore alla schiena, una piccola fitta… nient’altro.
Il Grande Chirurgo ha veramente Mani di Fata!
È sollevato. Torna a sorridere.
Mi dice: non ha il Cancro.
È proprio vero che le parole più belle che esistano
non sono: Ti amo anch’io,
no, sono: l’Esame è Negativo.
Prenotazione
Ho prenotato l’intervento.
Non vedo l’ora di liberarmi
di tutti quegli inquilini non invitati
che vivono dentro il mio povero piccolo Utero.
Non solo non hanno mai pagato l’affitto,
ma mi hanno anche addossato
tutte le spese condominiali.
Vaffanculo.
Intervento a Gambe Aperte
Dopo l’Intervento arriva il Grande Chirurgo
nella mia stanza di marmo in Clinica Elegante,
che mi sono quasi dissanguata a comprarmela.
Qualche ora è passata, ma io sono sempre stordita,
proprio come è giusto dopo un’Anestesia Totale.
Non ho gli occhiali e la nebbia è fitta.
Lui mi rassicura: tutto è andato bene,
l’operazione è riuscita in pieno.
Ha dovuto togliere moltissimo materiale
e fa proprio con le mani un gesto
come se fra i palmi tenesse una palla,
una massa di carne e sangue coagulato.
Mi sembra di vedere gocciolare dalle sue dita
il denso liquido rosso e la materia rimossa.
Parla come un demolitore che ha portato via
le macerie scrostate e abbattute di una casa marcita.
A Casa, Ripulita
Col mio Utero tirato a lucido
barcollando giù per le scale
scappo di notte
come una ladra
dall’Albergo di Lusso.
Torno a Casa, linda e mondata
come dopo le pulizie di Pasqua.
Tranquilla nel mio Letto
ripenso alla linea di Luce
che attraversava il mio Cervello
durante l’Anestesia.
Adesso mi riposo e rifletto,
fra un mese tornerò
dal Grande Professore
per il Controllo.
Mai Stata Meglio
Non ho più colori davanti agli occhi
non ho più paure in fondo al cuore
poiché
non ho più Macchie nelle Mutande.
Sto benissimo, sono felice
e lo ripeto a tutti: mai stata meglio.
Una mutanda adesso
la indosso anche tre giorni
solo per il piacere di non vederci più
Sgocciolamenti Colorati.
È bellissimo la sera
spogliarmi e verificare che non ho
le Mutande Sporche,
ogni volta che vado in bagno constatare
che non ci sono Perdite nelle Mutande.
Silenzio
Il mio Utero c’è ancora,
ma è silenzioso.
Non dice più la sua
su ogni cosa,
non è presente alle cene
non va ai vernissage
né alle prime a teatro.
Il mio Utero è vivo ancora
ma non mi sfinisce più
con le sue filosofie
con i suoi ragionamenti
con i suoi discorsi.
Non mi punisce
non mi tormenta
non grida a squarciagola.
È come se fosse diventato grande
e se ne fosse andato di casa.
Mi ignora e nemmeno
alla domenica si fa vivo.
Dovrei esserne contenta.
Invece, a volte,
sento la sua mancanza.
Ma quanti Uteri Belli, Madama Dorè!
Qualche amica si è offesa
perché non l’ho citata in questo libro,
né lei né sua madre,
e dire che anche loro possiedono un Utero!
Allora questa è una poesia
per tutte le amiche che ancora hanno l’Utero
per quelle che hanno dovuto toglierlo
per quelle che non hanno voluto glielo togliessero
per le loro mamme, nonne e zie
per quelle che non hanno mai avuto problemi
per quelle che cominciano ad averne solo adesso
per quelle che non ne avranno mai
per quelle che l’hanno usato a fare figli
per quelle che non hanno avuto bambini
per quelle che se ne sono servite biecamente
per essere catalogate
isteriche
Ultime notizie
In extremis, prima di mandare in stampa
questo libro dedicato al mio utero e ai vostri,
voglio chiudere con alcune belle notizie.
Le mamme alleggerite sono felici,
io sono felice e non più sanguinante,
Blanche è felice senza il suo rosso peso,
il Grande Chirurgo e sua Moglie stanno bene.
Ma la notizia più bella è che
Fatima aspetta un bambino.
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